Non so voi, ma a me il mese di settembre mette sempre un po’ di malinconia. Le giornate si sono accorciate, le vacanze sono finite, l’estate volge al termine, si riprende a lavorare e ad andare a scuola.
Quando ero piccola però c’era una cosa che adoravo di questo periodo, un piccolo frutto rosso che matura tra settembre e ottobre e di cui andavo letteralmente pazza: le bacche del Biancospino.
In realtà ho scoperto solo recentemente di che pianta si trattava perché dalle mie parti queste bacche le ho sempre conosciute solo con il loro nome dialettale, ovvero: Nazarét (o “nazzarini” come ho sempre cercato di tradurre io il termine).
Il nome nazarét rimanda al termine “nazareno” e quindi alla figura di Gesù Cristo perché, stando a quanto tramandato dalla tradizione popolare, i rami spinosi della pianta di Biancospino ricorderebbero la corona di spine posta sul capo di Gesù durante la crocefissione.
Queste piccole bacche hanno un sapore dolce e dei grossi semi all’interno. A me hanno sempre ricordato un po’ delle mele in mianitura. Di solito si utilizzano per fare delle marmellate ma io le ho sempre mangiate così, appena colte dall’albero. Tra l’altro, ho scoperto che hanno anche un sacco di proprietà benefiche, tra cui capacità antiossidanti ed antinfiammatorie! Che voglia di mangiarne ancora qualcuna!
Questo mese mi sono lasciata trasportare dai ricordi del sapore dolcissimo di questi nazarét ed ecco cosa ne ho tirato fuori: una palette con tre sfumature di rosso e due di verde.
Vi piace questa palette? Avete mai assaggiato le bacche di biancospino? E come le chiamate dalle vostre parti? Aspetto i vostri commenti in proposito!
Se volete imparare a creare anche voi le vostre palette colori, vi consiglio di leggere il mio articolo “Come creare una Palette Colori“.
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