Ecco un’altra frase del libro “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry che mi ha fatto riflettere.
Viene pronunciata dalla rosa al momento della partenza del Piccolo Principe. Fino a quel momento la rosa era sempre stata “coccolata” e protetta, ma ora, nel momento dell’addio al suo suo amico, si rende conto di non volere più la campana di vetro che l’ha sempre protetta.
Quante volte, davanti ad un ostacolo, ci è capitato di sentirci un po’ abbattuti e di aver pensato “Ma perché proprio a me?“.
Se però iniziassimo a guardare da una prospettiva diversa gli ostacoli e le sfide che ci si parano davanti, anche noi come la rosa, capiremmo che sono parte integrante della vita e che sono proprio quegli ostacoli e quelle difficoltà che, una volta superati, daranno ancora più valore a chi siamo e a quello che facciamo. Perché senza lo stimolo derivante da quegli ostacoli non ci sarebbe alcuna crescita.
Quandi forse il segreto sta tutto lì: immaginare gli ostacoli come dei gradini che ci aiuteranno ad arrivare sempre più in alto, verso la meta.
Voi cosa ne pensate? Come reagite ai “bruchi” della vita? Vi lasciate prendere dallo sconforto o fate di tutto per superarli e progredire? Parliamone nei commenti!
"Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle"
Antoine de Saint-Exupéry Tweet
Rispondi